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Scozia, Safari nelle Highlands

Ci svegliamo, all’alba, carichi di aspettative. Lasciamo i bambini dormire ancora un po’, mentre noi sistemiamo le ultime cose nei bagagli e carichiamo l’auto. Una colazione veloce ed è già tempo di ripartire. Il viaggio On The Road prosegue. Prossima tappa, l‘Highland Safari, nei dintorni di Aberfeldy. Arriviamo al campo base puntuali alle 9, nel silenzio madreperla dell’ autunno, con la nebbia ancora addormentata ai lati della strada e sulle vette delle montagne. Sembra di essere sospesi in un’altra dimensione e ogni  attimo vissuto in terra scozzese non è altro che un piccolo istante a se, congelato nel tempo.

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Un rifugio nelle Highlands

Esplorare le Highlands Scozzesi con due bambini piccoli è stata un’esperienza indimenticabile. Leggenda e storia che si mescolano e si manifestano nella maestosità di laghi profondi, di alte montagne, di boschi, castelli e infinite brughiere. Un’avventura degna di cavalieri e principesse. Di esploratori e avventurieri. Di bambini che immaginano, sognano, inventano, corrono, giocano. 

Ci lasciamo Stirling alle spalle, diretti verso il Pertshire. E’ tardo pomeriggio e ci accorgiamo, a malincuore, di non riuscire a fare le tappe che avremmo voluto: Perth e lo Scone Palace. Dobbiamo assolutamente arrivare in serata nei dintorni di Aberfeldy e trovare un hotel o un B&B in cui dormire. Il giorno seguente, alle 9 in punto, una jeep ci porterà sulle montagne del Pertshire, per un Highland Safari. Non possiamo proprio permetterci di passare la notte troppo lontano dal luogo di incontro… pena arrivare in ritardo al safari e rischiare di perdercelo!

Piove. Silenzio, pace. I bimbi dormono, accoccolati sui sedili posteriori, stanchi ma sereni.  Ed io provo a raccogliere i pensieri, cerco di tirare le fila di un’altra giornata trascorsa in terra scozzese… La pioggia batte sui vetri dell’auto e la campagna bagnata scorre di fianco a noi. Continua a leggere…

Con i Maya, in un labirinto di mais

“La superficie della Terra non era ancora apparsa. V’erano solo il placido mare e la grande distesa di Cielo… tutto era buio e silenzio”. Così inizia il Popol Vuh, il libro sacro dei Maya, che narra come gli Dei giunsero sulla Terra e forgiarono l’uomo…

… Solo il Creatore (Gucumatz) e la Creatrice (Tepeu) erano nell’acqua, “circondati dalla luce”. Essi si incontrarono e parlarono a lungo e alla fine presero la decisione di creare l’uomo prima dell’alba, aiutati dal dio supremo Huracàn, il Cuore del Cielo. 

Così, con il fango crearono la carne dell’uomo, ma essa non aveva forza ed era priva di intelligenza. Distrussero quindi gli esseri di fango e provarono con il legno. Ma nemmeno le creature di legno avevano intelligenza e furono distrutte anch’esse. Appena prima dell’alba, la razza umana venne finalmente creata, usando mais bianco e mais giallo.

Questi primi esseri umani erano davvero speciali: “furono dotati di intelligenza, potevano vedere lontano, riuscivano a sapere tutto quel che è nel mondo. Quando guardavano, contemplavano ora l’arco del cielo ora la rotonda faccia della Terra…Continua a leggere…

Passeggiata al Parco Sigurtà

Immaginatevi spazio, tanto spazio. Uno sconfinato manto verde, soffice, bagnato… ma di un bagnato che non da fastidio. E’ un bagnato che ti coccola, ti accarezza, ti fa sentire tutt’uno con la terra che sta sotto. E’ il Grande Prato Erboso del Parco Sigurtà, in cui tutti – grandi e piccini – sono invitati a correre a piedi nudi. Il cielo terso sopra, aria pura, una sensazione di felicità.

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All’EcoParco di Vezzano si festeggia

Qualche settimana fa vi avevo parlato di quanto sia importante per me camminare.  Con i miei bimbi, camminiamo spesso. In mezzo alla natura, tra le strade della nostra città, o semplicemente al parco giochi dietro casa…

Camminare ha qualcosa di speciale e per me è un bisogno profondo che torna a galla.

Come potevo non segnalarvi, allora, la Festa del Camminare, in programma all’EcoParco di Vezzano, Domenica 10 giugno? Una giornata interamente dedicata al camminare, come strumento di benessere e di conoscenza. Tra passeggiate, laboratori, attività per i più piccoli, mostre fotografiche, e tanto altro ancora, sarà un’ottima occasione per scoprire che esistono tanti modi diversi di camminare!

Ecco il programma, che sarà articolato tra mattino, pomeriggio e sera: Continua a leggere…

Cascata delle Marmore per bambini

Per chi ama la natura, le Cascate delle Marmore rappresentano una destinazione straodinaria per grandi e piccini. Si può facilmente trascorrere un’intera giornata nel verde del Parco, oppure partecipare ad una delle tante visite guidate offerte o ancora fare rafting.  Ieri, vi abbiamo raccontato della splendida giornata trascorsa alle cascate, tra arcobaleni, ruscelli, alberi e ovviamente il fragore dell’acqua che tutto sembra avvolgere.

Purtroppo, non ci è stato possibile partecipare alla visita animata per bambini, La Fantapasseggiata, poiché non era in programma per quella giornata… Bé, sarà una buona scusa per tornarci ancora.

Come perdersi, infatti, Gnefro, folletto della cascata, che accompagna i bambini lungo i sentieri del Parco raccontando loro la storia di Velino e Nera?! Continua a leggere…

L’arcobaleno delle Cascate delle Marmore

C’era una volta una ninfa di nome Nera, che si innamorò di un bel pastore: Velino. Ma Giunone, gelosa di questo amore, trasformò la ninfa in un fiume, che prese appunto il nome di Nera. Allora Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Questo salto, destinato a ripetersi per l’eternità, si replica ora nella Cascata delle Marmore…

E cosi, tra una leggenda e l’altra, prosegue il racconto di questo meraviglioso weekend. Ieri vi abbiamo raccontato di Spoleto, una città ricca di sorprese! Vicoli, cunicoli, pietre antiche che ammiccano e una Rocca imponente che fa sognare grandi e piccini.

Oggi decidiamo di spingerci 30 km più a sud e passare la giornata alle Cascate delle Marmore, opera dell’ingegno dei Romani per liberare la piana reatina dagli acquitrini, facendo defluire le acque del Velino nel sottostante corso del Nera. Con i suoi 165 metri divisi in tre salti, è la cascata più alta d’Europa: tre salti per immergersi in una meraviglia “orribilmente bella“, come la definì Byron.

Leonardo ed Alessio non hanno mai visto una cascata, se non attraverso libri e fotografie. Potete dunque ben immaginare il loro incontenibile entusiasmo e la loro curiosità. E non vedono l’ora di conoscere Nera e VelinoContinua a leggere…

Tra fango e fenicotteri

Ed ecco che ci ritroviamo ad assaporare i primi, timidi cenni di primavera. Voglia di natura, voglia di passeggiate, voglia di assaporare il tempo. Lentamente. All’interno di un paradiso forse ancora non apprezzato come meriterebbe.

Armati di macchina fotografica e binocoli, ci dirigiamo oggi verso la Penisola di Boscoforte, uno dei più suggestivi angoli dell’intero territorio del Parco del Delta del Po, parco che – con i suoi 52 mila ettari di natura incontaminata – è regno di oltre 1.000 specie vegetali e 300 varietà di uccelli.

Formato da uno stretto cordone dunoso di epoca etrusca, Boscoforte si spinge dall’argine del fiume Reno, per circa 6 chilometri verso nord, all’interno delle Valli di Comacchio. Continua a leggere…

A casa delle cicogne

L’occhio spazia e l’animo si perde nella quiete. Anche i bambini, di solito chiassosi e super attivi, sembrano cogliere all’istante la pace ed il silenzio di questi luoghi e si adeguano con facilità.

Siamo nell’entroterra ferrarese e l’Oasi delle Anse Vallive di Porto è un fazzoletto di terra rimasto integro dalle bonifiche del 1965; oggi è punto di sosta di moltissimi uccelli migratori. Qui, tra isolotti alberati, canali, sentieri e torrette di osservazione, due piccoli esploratori – accompagnati da mamma e papà – hanno conosciuto un mondo tutto nuovo. Continua a leggere…

Autunno nel Delta del Po: escursioni in barca



TUTTI I SABATI sino al 29 Ottobre

BIRDWATCHING AL FARO

ore 14.30

A bordo del Motoscafo Alessio, ci si inoltrerà nei folti canneti delle oasi a ridosso del faro di Gorino, paradiso per gli uccelli acquatici. Assolutamente imperdibile per chi vuole immergersi in scorci di natura irraggiungibili in altro modo. Durata: 2 ore Continua a leggere…