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In giro con la fotocamera: 8° lezione

Diaframma e profondità di campo.

Vorrei iniziare questo appuntamento chiedendo scusa a chi mi segue per essere stato latitante negli ultimi tempi, causa impegni di lavoro straordinari. Nel frattempo spero vi siate esercitati a dovere. La mia fotocamera mi è mancata così tanto che domenica scorsa sono stato addirittura felice di essere stato scelto come fotografo ufficiale al battesimo della piccola Federica, la figlia di mie due carissimi amici!

Cerco di ricordare dove eravamo rimasti: avevamo parlato di esposizione e soprattutto dell’utilizzo dei tempi per “governare” mosso e nitidezza della foto. Ma sappiamo che, per ottenere l’esposizione corretta, oltre ai tempi di posa dobbiamo intervenire anche sull’apertura del diaframma. Come accade sul tempo, anche per il diaframma la sua regolazione ha effetti diretti su un aspetto che va oltre la semplice ricerca dell’esposizione perfetta. Stiamo parlando della profondità di campo, la quale è l’estensione della zona a fuoco, o quantomeno accettabilmente nitida, all’interno di un’immagine. Continua a leggere…

In giro con la fotocamera. VI lezione: l’esposizione – seconda parte

E va bene lo so. Avevo promesso che la lezione di oggi sarebbe stata su un altro argomento, che però ho ritenuto prematuro e così ho deciso di continuare su un aspetto fondamentale già affrontato precedentemente. Oggi parliamo ancora di esposizione, questa volta però cercheremo di entrare ancor più nel vivo affrontando anche la questione delle impostazioni della fotocamera.

Ripercorrendo la terza lezione, richiamiamo la definizione di esposizione corretta, che è quella di una fotografia non troppo chiara (sovraesposta) né troppo scura (sottoesposta). Per avere una foto ben esposta dobbiamo fare in modo che la giusta quantità di luce attraversi l’otturatore per il giusto periodo di tempo. E questa operazione può essere gestita agendo sul diaframma dell’obiettivo e sull’otturatore della fotocamera. Ricordate l’analogia idraulica della terza lezione? Possiamo riempire il secchio aprendo il rubinetto facendo passare un filo d’acqua per un lungo intervallo di tempo, oppure possiamo aprire al massimo il rubinetto per un tempo molto più breve.

credits: Luigi Calabrese

credits: Luigi Calabrese

Anche in fotografia le cose funzionano così; l’apertura del diaframma e la regolazione dell’otturatore si possono combinare tra loro per ottenere l’esposizione corretta. Come regolare i parametri ce lo dice la macchina stessa, o meglio l’esposimetro, il quale legge (misura) la luce e fornisce la corretta coppia tempo/diaframma. Continua a leggere…

In giro con la fotocamera. V lezione: gli obiettivi

Nel precedente articolo abbiamo visto i sistemi fotografici più diffusi e abbiamo fatto una panoramica delle diverse tipologie di fotocamere. Qualcuno di voi ha già scelto la sua, che sia una compatta, una bridge, una mirrorless piuttosto che una reflex. Se è vero che le compatte e le bridge sono dotate di obiettivo non intercambiabile e che le seconde hanno un obiettivo zoom molto potente e capace di affrontare praticamente qualsiasi situazione di ripresa (non a caso sono dette anche “superzoom”), la scelta di una mirrorless o di una reflex non potrà prescindere dall’obiettivo che andremo a montarci, e questo è il motivo per cui ancora qualcuno di voi è scettico sulla scelta finale.

Avere un minimo di nozioni sulle caratteristiche di un obiettivo ci tornerà utile anche nel caso in cui abbiamo scelto una compatta. E allora entriamo subito nel vivo e vediamo che un obiettivo è sostanzialmente caratterizzato da due parametri: la lunghezza focale e l’apertura massima.

La lunghezza focale è la caratteristica più importante. Essa corrisponde alla distanza del punto di fuoco dal piano della pellicola/sensore e da essa dipende l’angolo di campo, ovvero tradotto in termini più semplici, l’ampiezza della scena inquadrata.

In base alla lunghezza focale gli obiettivi possono essere suddivisi in tre grandi famiglie: normali, grandangoli e teleobiettivi. Continua a leggere…

In giro con la fotocamera. IV lezione: quale macchina fotografica scegliere?

In vista del Natale ormai in arrivo, molti di voi hanno confessato di voler chiedere a Babbo Natale proprio una nuova macchina fotografica e ci hanno scritto chiedendo consiglio su come scegliere quella giusta. Eccovi accontentati, dunque. L’appuntamento di oggi è proprio incentrato sul principale mezzo tecnico della fotografia, cioè la fotocamera.

Un breve tuffo nel passato per richiamare alla nostra attenzione un’immagine dell’iconografia classica che vede il fotografo coperto da un telo nero dietro una grande macchina sostenuta da un solido treppiede. Era l’epoca dei banchi ottici (utilizzati ancora oggi in ambito professionale), e da allora la necessità di migliorare la “portabilità” ha fatto si che presto si giungesse al formato 35mm, poi alle ibride e alle compatte, passando per le “medio formato” come le Hasselblad o le biottiche Rolleiflex.

Macchina fotografica compatta

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In giro con la fotocamera. III lezione: l’esposizione

Nella lezione precedente abbiamo visto come effettuare una corretta inquadratura. Oggi, invece, esaminiamo un altro aspetto “principe” della tecnica fotografica: l’esposizione.Per esposizione si intende il controllo della quantità di luce che arriva all’elemento sensibile, sia esso una pellicola o un sensore digitale. Entriamo subito nel vivo e sfruttiamo “l’analogia idraulica”.

Nulla di complicato, basta pensare ad una fontana con il suo rubinetto ed un secchio vuoto che non aspetta altro che essere riempito. A questo scopo, molto semplicemente, apriamo il rubinetto e facciamo scorrere l’acqua fino al completo riempimento del secchio. Detto fatto, ma esaminando più in dettaglio l’azione appena eseguita, possiamo dire di aver aperto il rubinetto per un tempo necessario per permettere all’acqua di riempire il secchio.

E’ chiaro che, per il nostro scopo possiamo usare aperture diverse del rubinetto. Il tempo necessario al riempimento sarà determinato di conseguenza. Viceversa, se vogliamo che il secchio si riempia in un determinato intervallo di tempo, dobbiamo aprire il rubinetto quanto basta. In particolare, per riempire il secchio nel più breve tempo possibile dovremo aprire al massimo il rubinetto, mentre se desideriamo che il riempimento impieghi un tempo più lungo dobbiamo aprire il rubinetto di una quantità molto più modesta. Continua a leggere…

In giro con la fotocamera. II Lezione: l’inquadratura

Se ricordate, nel nostro primo appuntamento abbiamo parlato delle scelte che un fotografo deve effettuare prima del fatidico click. La scelta più importante è sicuramente la composizione dell’immagine, che va dalla scelta del formato al posizionamento del soggetto nell’inquadratura.

Per quanto riguarda il formato, fondamentalmente bisogna scegliere tra quello orizzontale e quello verticale.

Il formato orizzontale è sicuramente quello più classico ed è particolarmente adatto per le riprese generiche e per i paesaggi, tanto che in Inglese questo formato è tradotto in “landscape” (paesaggio, appunto). Al contrario il formato verticale si adatta meglio ai ritratti, semplicemente perché esso permette di riempire l’inquadratura con il volto di una persona. Ah, guarda caso in Inglese il formato verticale è denominato “portrait” (lascio a voi la traduzione ).

Questa distinzione classica tra il formato orizzontale e quello verticale è legata al nostro modo di vedere. Quando siamo di fronte ad un paesaggio il nostro sguardo è guidato dalla linea dell’orizzonte, motivo per cui la visione in questo caso è assimilabile ad un rettangolo orizzontale con i bordi sfocati. Viceversa, quando siamo di fronte ad una persona, il nostro sguardo è attratto sulle prime dagli occhi e poi scende giù verso la bocca, il mento e poi il collo (e mi fermo qui!!). La direzione prevalente dello sguardo è, in questo caso, verticale. Continua a leggere…

In giro con la fotocamera. I lezione: introduzione

Ed eccoci qui al nostro primo appuntamento con “In giro con la Fotocamera”, la nuova rubrica interamente dedicata alla fotografia (ma guarda, scommetto che dal titolo non l’avevate capito!). Negli appuntamenti che si susseguiranno periodicamente, affronteremo svariati argomenti riguardanti la tecnica fotografica ed impareremo a padroneggiare la nostra attrezzatura, cosa che ci consentirà di esprimere al meglio il nostro messaggio fotografico.

Prima di cominciare mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del titolo della rubrica. L’ho scelto con Valentina e, anche se non sarà dei più originali, mi sembra che si addica perfettamente allo spirito di noi tutti – che, probabilmente, utilizziamo la macchina fotografica per fissare la memoria dei nostri viaggi e delle nostre “scorribande”.

Personalmente, devo ammettere di non essere un grande viaggiatore, almeno non nel senso comune del termine.  Penso però di esserlo comunque, anche quando la domenica pomeriggio, armato di fotocamera al collo, me ne vado in giro per la mia città alla ricerca dello “scatto della giornata”. Lo spirito con cui affronto la passeggiata domenicale è proprio quello del viaggiatore, cioè di colui che, incuriosito dalle cose, dai luoghi e dalle persone del posto cerca di comunicare agli altri le emozioni che lo hanno accompagnato ed i ricordi che sono rimasti impressi nella sua mente. Continua a leggere…

Una nuova rubrica: In giro con la Fotocamera!

Squillo di trombe e rullo di tamburi, ho un grande annuncio da farvi! Finalmente si concretizza uno dei sogni che avevo, da tempo, per questo blog: creare uno spazio dedicato agli appassionati e agli aspiranti fotografi per imparare le principali tecniche fotografiche ed i segreti per ottenere uno scatto perfetto.

E’ con grande emozione, dunque, che vi do appuntamento il 4 ottobre, per il primo post della nuova Rubrica di The Family Company:

“In giro con la fotocamera”

Ovviamente, non sarò io l’insegnante! Voglio quindi presentarvi ufficialmente la persona che, dalla prossima settimana e per due volte al mese, ci prenderà per mano e ci accompagnerà in un nuovo, meraviglioso viaggio. Quello della fotografia. L’avete già conosciuto, grazie all’iniziativa Gli Elementi dei Miei Viaggi.  I suoi scatti hanno colpito me, ma anche tanti di voi. Lui è Roberto Santoro. 

Lezioni e appunti di fotografia

Che ne dite di conoscerlo un po’ meglio? Ecco cosa ci racconta di se stesso nella breve intervista che gli ho fatto: Continua a leggere…