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Il Manifesto dei Bambini in Viaggio

Lo so, sono passati mesi da quando, insieme a Davide – lo zio pamperista – ho lanciato la sfida. Ora, però, sono qua. A raccogliere, finalmente, tutti i preziosi e meravigliosi contributi che ci sono arrivati e per i quali vi ringrazio tantissimo!

Ma facciamo un piccolo passo indietro. Per chi si fosse perso il post di Dicembre, la sfida che avevamo lanciato era quella di creare tutti insieme una Carta dei Diritti dei Bambini in Viaggio. Continua a leggere…

Da caos ad amore. Questione di attimi.

Il sole entra timido attraverso le tende scure del lodge. Sono le 7 di mattina. Certo, non è prestissimo. Ma nemmeno tardi. Ancora un po’ vagabonda nel limbo dei miei sogni, mi viene in mente che qui, in Scozia, si trova sempre il bollitore dell’acqua sul comodino, una tazza, qualche bustina di caffè solubile e del latte a lunga conservazione. Mi stiracchio e pregusto il primo caffè della giornata. Non odiatemi. Io adoro il caffè all’inglese. Nel tempo che ci impiego a berlo, riesco a conciliarmi con il mondo.

Fields Pertshire Scozia 2

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Incontriamoci a Marostica: #duemoriopenday

Incontriamoci a Marostica: #duemoriopenday

Incontriamoci a Marositica: #duemoriopenday. Vignetta disegnata per l’occasione da Tiziana Bergantin

E’ stato un invito a cui non si poteva proprio dire di no! Perché, per dimostrare che il virtuale serve a rendere possibile il reale, bisogna mettersi in gioco in prima persona. E dare spazio alle emozioni. Quelle vere. Insomma, metterci la faccia. E, a volte, il cuore.

L’idea è partita da Monica, del blog Viaggi e Baci: perché non organizzare un incontro, vero non virtuale, in cui guardarsi negli occhi e dare voce ai tanti “eh”, “ah”, “oh” scambiati in rete? Perché  finalmente, non dare un volto e un suono alle mille parole scritte, scambiate e condivise sui Social?

Ed è cosi che è nato il #duemoriopenday. Monica – blogger di viaggi, ma anche proprietaria dell’Albergo Due Mori, un bellissimo boutique hotel nel centro storico di Marostica, ha invitato tutti ad incontrarsi lì. Continua a leggere…

Viaggio nella Memoria

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre.

Primo Levi

viaggio nella memoria1

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Luoghi da sogno: un resort a Bali

Perdersi per poi ritrovarsi. E’ questo il senso di un luogo da sogno. Sognato prima di arrivarci, mentre pianifichi l’itinerario, sfogli decine di guide turistiche, contempli foto e ti inebri dei racconti di altri. E sognato dopo esserci stati. Per ricordare le emozioni, i dettagli, le persone incontrate, i colori, i profumi, i sapori… Luoghi da sogno. Come Bali.

Ci sono stata per il nostro viaggio di nozze e spero di tornarci presto per far conoscere questa magica isola anche ai miei figli. Il nostro viaggio è durato 3 settimane, con tappa a Dubai ed Hong Kong. Finalmente, arriviamo nell’isola degli dei e l’attraversiamo tutta. La viviamo, la esploriamo, la respiriamo come se fosse l’ultima boccata d’aria concessaci.

A Ubud, vero centro della cultura balinese, soggiorniamo presso The Ubud Village Resort, situato sulle colline di Pengosekan. Tra coltivazioni di riso, banani ed immacolato silenzio, sembra di essere sospesi tra la concretezza della terra e la fluidità del cielo. Il senso del viaggio, il senso del mondo racchiuso in  solo, unico sguardo.

Bali Ubud Resort

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L’anno che verrà

Quest’anno è finito più o meno come me l’aspettavo. Febbricitante, senza voce e con un virus gastrointestinale che ha messo KO parenti vicini e lontani. Insomma, il 2012 mi ha salutato senza rimpianti. E’ stato un anno duro, che mi lascia un gran vuoto nel cuore per la scomparsa di una delle persone più importanti della mia vita; ma anche la certezza che, da lassù, mio padre mi guiderà con la stessa mano ferma con cui mi ha guidata in vita. E in nome di una sola, grande parola: lealtà.

Il primo post del 2013, dunque, è dedicato a lui. E a tutti voi, che mi siete stati vicini in questi momenti dolorosi. Ma anche che avete viaggiato con me attraverso strade poco battute e mete straordinarie. Che avete gioito insieme a me per le soddisfazioni arrivate grazie al blog e alla rete. Che mi leggete, mi commentate e mi date fiducia ogni giorno. Che credete nei progetti che stanno nascendo e che profumano, finalmente, di sincerità e speranza.

E’ a voi, quindi, che affido i ricordi dell’anno che è appena finito. E le speranze per quello che sta cominciando. E lo faccio con un video e con una citazione.

Il video racconta alcuni dei viaggi fatti insieme alla mia bellissima family nel 2012 (e, a proposito, ringrazio Tiziana Bergantin per avermi dato questa splendida idea!). Trovate il video a questo link.

La citazione, invece, di don Tonino Bello, è stata postata ieri su Facebook da Davide Di Pierro, un carissimo amico di questo blog e per me fonte continua di ispirazione. Colgo l’occasione – dunque – per ringraziarlo e per ringraziare le altre meravigliose persone che mi hanno aiutato in questi ultimi mesi: Roberto Santoro, Kiala Camper, Andrea Bicini e Gianluca Bertini; con i loro post hanno reso questo blog – ancora più… nostro.

‎... A un certo punto si voltò. Non indietro. Ma in avanti. Ebbe paura. C’era molto poco da vedere. Ma tra la strada già fatta e quella da scoprire, preferì la seconda. Tirò un sospiro, raccolse tutto il fiato possibile, si fece gioco della paura e oltre lo sguardo voltò tutto se stesso. E passo dopo passo vide che solo camminando ‘s’apre cammino’. Buona strada a ciascuno.

don Tonino Bello

Come viaggio io…

Guest Post di Gianluca Bertini

Ricordate il post di Andrea Bicini , che ci ha raccontato l’emozionante esperienza di passeggiare per le strade di Bangkok con Lara, la figlioletta cinquenne di una sua coppia di amici in visita in Thailandia? Bene, oggi il racconto prosegue e questa volta a parlare è Gianluca, il papà di Lara. Che ci spiega cosa significa viaggiare in famiglia e quante meravigliose esperienze si possono fare con i bambini, se si lasciano a casa ansie e paure…

Continuo a cercare e ricercare eppure non trovo scritto su alcun codice civile o penale che è punita la condotta dei genitori italiani qualora decidano autonomamente, o dietro consiglio, di portare in viaggio all’estero i propri figli…eppure è proprio così!

credits: Gianluca Bertini

credits: Gianluca Bertini

Ho sentito le scuse più assurde e bizzarre ed alcune ve le voglio raccontare, ma non morite dal ridere per favore:

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In Thailandia con figli piccoli? Più facile da fare che da dire!

Guest Post di Andrea Bicini, un viaggiatore vero. Andrea vive in Thailandia e ci racconta della piccola Lara e della sua bella famiglia in giro per Bangkok!

Lara è la vera protagonista di questo post. Non io, che figli non ne ho; non i suoi genitori, che hanno come unico merito quello di non aver messo sotto una campana di vetro la loro meravigliosa bambina. Lara, 5 anni e all’attivo ben 4 timbri intercontinentali sul passaporto!

Questa è la mia versione dei fatti… un modo per presentarvi Lara e i suoi genitori a cui ovviamente lascerò il compito di raccontarvi come se la sono cavata più che bene in un paese che per i motivi più disparati fa fare retromarcia a chi pianifica un viaggio con prole al seguito. Io partirei da 2 considerazioni: in primis in Thailandia di bambini ce ne sono tanti e se ce la fanno loro perché non ce la dovrebbero fare i nostri figli; in secondo luogo mi chiedo perché sono solo gli italiani a rinunciare a questo tipo di viaggio se ci sono i bambini.

credits: Gianluca Bertini

credits: Gianluca Bertini

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I diritti dei bambini in viaggio: la sfida

Questo è un post scritto a quattro mani. Le mie e quelle di Davide, lo zio camperista che da un po’ collabora con questo blog. L’idea è nata da un pezzo che Davide stava scrivendo per The Family Company, in occasione di un suo viaggio, fatto un paio di settimane fa nelle Marche. L’articolo non è mai stato pubblicato, ma si è evoluto e trasformato in qualcosa di grande e di importante. Almeno per noi. 

La Carta dei Diritti dei Bambini in Viaggio

Ecco più o meno la storia: Continua a leggere…

Scenografie di viaggio

Immagino il signor Carlo. Mi sembra di vederlo, in giro con la sua bicicletta, tra le campagne romagnole, a cercare tesori nei mercatini dell’usato, a raccogliere gli oggetti buttati via da altri, a soppesarli pensieroso, a sognarli nel suo giardino, nel suo fienile, nella sua casa – mentre, via via, nella sua mente, prende forma un altro angolo romantico, un altro scorcio inedito, un altro piccolo rifugio fatto di particolari e dettagli.

Ed è cosi che, a volte, il viaggio si trasforma in un volo pindarico, in un romanzo che prende vita nella mia mente di viaggiatrice. Osservare il mondo attraverso la grazia sottile dei dettagli richiede allenamento, attenzione, sensibilità. Ma si può imparare. E ne vale la pena. Perché sono le sfumature a rendere un luogo indimenticabile, sono le nuances più nascoste a far si che quel luogo diventi nostro davvero. Diventi unico.

Ci troviamo ad Alfonsine: un’azienda agricola adagiata tra le campagne ravennati ha saputo reinventarsi attraverso sensibilità e creatività, riuscendo – così – a diventare un luogo unico, per l’appunto. L’agriturismo è famoso per dare vita, ogni anno, al più grande labirinto effimero d’Europa.

Il labirinto di mais è spettacolare. Ma c’è molto altro di cui innamorarsi: le atmosfere agresti e la sensazione che, anche se il tempo passa, il valore resta. Ed è così che il verde si mescola all’antico: nostalgia in forma solida, oggetti provenienti da tanti luoghi diversi, legati tra loro dal filo conduttore dei colori pastello.

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