
Dopo la Foresta Incantata del Canada e i Giardini Perduti della Cornovaglia, vi avevo promesso un luogo altrettanto magico, ma tutto italiano. Questa volta si va a caccia di Draghi. Nella Foresta dei Draghi di Latemar: nidi giganti, impronte di esseri alati, indizi da seguire e segreti da scoprire. Il tutto sotto un cielo di nuvole che si rincorrono e che sembrano giocare a nascondino, prati sconfinati che sono fatti per essere esplorati, alberi enormi che chiedono ai bambini di essere abbracciati…
A raccontarcela è un’ospite d’eccezione, Beatrice Calamari; la Foresta dei Draghi nasce e prende forma proprio da un suo racconto. Beatrice ci prende per mano e ci trasporta in un mondo sospeso tra fantasia e realtà. Poi, ci accompagna tra i segreti di un territorio dove il tempo pare fermarsi, dove si respira forse la percezione di una vita migliore. Ci racconta di una Val di Fiemme a misura di bambino – suggerendoci parchi, percorsi e rifugi che lasceranno a bocca aperta grandi e piccini. Siete pronti? In viaggio, allora!
Beatrice, raccontaci della Foresta dei Draghi. Che cos’è?
E’ un percorso, fra arte, favola e natura, al cospetto del massiccio dolomitico del Latemar. Si trova a quota 1.600 m., all’arrivo delle telecabine Predazzo-Gardoné e si sviluppa in un bosco di abeti da favola. Sara Azzolini, responsabile degli impianti di risalita Latemar Predazzo, conoscendo la mia passione per la scrittura, all’inizio del 2010 mi ha proposto di ideare un racconto, dal quale potesse nascere un percorso, per invitare le famiglie a scoprire il bosco, divertendosi. Era il primo tassello di un suo progetto molto più ampio, intitolato “La montagna animata”, e ricco di sentieri tematici. Continua a leggere…