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Sardegna per bambini: Domus Santa Teresa

“Mamma, non è giusto! Io in Sardegna non ci sono mai stato! Voglio vedere il mare!” Il disappunto di Alessio è reale, mentre guarda il fratellino sorridere dalle foto scattate in Costa Smeralda quattro estati fa.

Come dargli torto?! Quando siamo stati in Sardegna, lui era nella mia pancia. Non ha mai giocato con la sabbia bianca come farina, non si mai è tuffato in un mare che sembra cristallo, non ha rincorso pesciolini multicolori, non ha apprezzato la bellezza di una natura selvaggia, non conosce l’odore del mirto, non ha giocato a nascondino in buffe costruzioni di pietra che la mamma chiama Nuraghe

Spiaggia Rena Bianca Santa Teresa di Gallura

Spiaggia Rena Bianca al Tramonto, Santa Teresa di Gallura. Credits: Punk Jazz

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Isola d’Elba per bambini: una mini guida

Il viaggio è parte integrante dell’avventura. E, con l’Isola d’Elba, mai frase fu più vera di questa. Imbarcarsi su di una nave per attraversare il lembo di mare che separa Piombino da Portoferraio è stato talmente eccitante, che nemmeno restare incolonnati sulla banchina per oltre mezz’ora ha scalfito l’entusiasmo dei miei piccoli esploratori! Salire a bordo con l’auto, arrampicarci sulle scale strette e ripide, emergere sul ponte, con il vento che scompiglia i capelli ed una visione paradisiaca del porto e del mare infinito. Tutto diventa scoperta. E si resta con il volto incollato al finestrino, ma la tentazione di uscire sul ponte è troppo forte. E ponte fu! Nonostante il vento e il mal di gola… Il mare schiuma, l’azzurro quasi abbaglia, gli isolotti si susseguono e noi li immaginiamo pieni di tesori e di pirati…

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Elba, l’isola che sussurra

Isola d’Elba.  Tra storie antiche e leggende tramandate, la sua terra sussurra. E il mare ascolta. E l’aria riecheggia. E il sole accarezza.

Non si arriva sull’Isola d’Elba per caso, c’è il mare di mezzo. Ci si va con intenzione. Ma, il più delle volte, si arriva impreparati e si resta sorpresi da ciò che vi si trova. Quest’isola è fragile e forte allo stesso tempo, è aperta, è attraente. E’ silenziosa, allegra. E’ una libro da leggere lentamente, pieno zeppo di pagine ed immagini, tutte diverse: piccoli comuni, borghi arroccati, calette nascoste, natura selvaggia. La maggior parte dei turisti dicono di saperlo, poi vanno ad intasare le solite spiagge, le solite strade, le solite giornate passate stesi a prendere il sole. E nulla più. Eppure, eppure c’è così tanto da scoprire…

Panorami che tolgono il respiro e che si svelano con timidezza quasi reverenziale dopo ogni curva. Perché, per chi non c’è mai stato, anche le strade, all’Isola d’Elba, sorprendono: una serie infinita di curve e tornanti che regalano scorci davvero indimenticabili, da vivere lentamente. Senza fretta di arrivare alla meta. Da percorre per il puro piacere di andare. E di fermarsi. Per osservare, immortalare. Per respirare l’infinito. Continua a leggere…

Ultimi scampoli d’estate in Romagna

Quando abbiamo voglia di farci coccolare, di respirare davvero aria di casa fuori di casa, noi andiamo lì. Dai nostri amici del Residence Villa Azzurra, a Rivazzurra di Rimini. La Riviera può sembrare una meta scontata, di fatto non lo è. Probabilmente non ha eguali in Italia, in fatto di ospitalità, strutture a misura di bambino e varietà dei divertimenti. Ma c’è molto altro. C’è un entroterra meraviglioso tutto da scoprire, che offre un piacevole diversivo al mare e anche tanti spunti di apprendimento per i nostri bambini.

E poi, come sempre accade, a fare la differenza sono le persone. Quelle che ti salutano con il sorriso ogni mattina, che ti raccontano della propria vita, delle proprie passioni e, perché no, anche delle proprie ansie e paure. Abbiamo scoperto, ad esempio, che Leandro, il proprietario di Villa Azzurra, ha paura di volare e ama talmente la sua città, Rimini, che fa fatica a passare anche un solo giorno lontano da casa. E sua moglie, invece, si divide – come una brava equilibrista – tra l’albergo, i suoi nipotini ed i suoi alunni. Poi c’è Claudia, la figlia. Bella, solare e piena di idee innovative.

Insomma, una famiglia come tante. Che ha scelto, per lavoro, quello di accogliere altre famiglie. E farle sentire a casa. Una famiglia innamorata della propria terra. Talmente tanto da diventare ambasciatrice di una Rimini oltre la Riviera. Quella Rimini che abbraccia colline, rocche, chiese antiche, buon cibo, tradizioni millenarie, favole e leggende.

Immaginate, dunque, un piccolo appartamento, invece dei soliti 15mq di un classico albergo. Immaginate, un moderno angolo cottura dotato di ogni confort. Immaginate un bel terrazzo. E la sera, cucinarsi da soli quello che più ci piace, magari a lume di candela, con una bottiglia di sangiovese e i bimbi che, accanto a noi, giocano tranquilli.

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Itinerari per bambini in Versilia

La Versilia rappresenta un perfetto connubio tra mare, natura, storia e divertimento. Con le sue ampie spiagge ed il suo entroterra forse meno mondano, ma altrettanto affascinante e ricco di angoli da scoprire, questo tratto di costa toscana ha davvero tanto da offrire.

Una buona base per esplorare la Versilia è Viareggio. Languidamente adagiata sul mare, ma a due passi dalle Alpi Apuane e dalle principali attrazioni dell’entroterra, questa cittadina, detta anche la Perla della Versilia, rappresenta una scelta ideale sia per la sua posizione che per l’offerta delle strutture ricettive: di hotel Viareggio è davvero ricca e non avrete difficoltà a trovare una struttura family-friendly.

Cosa fare e vedere in Versilia con bambini Continua a leggere…

Puglia incantata a misura di bambino: il mare e i trulli

“C’era una volta, in Puglia, un paesaggio che appariva fatato, quasi soggetto ad un incantesimo. Il verde degli ulivi e delle vigne appariva intervallato dal bianco delle tipiche abitazioni con tetto a cono e dal rosso scuro della terra… C’erano muretti a secco, masserie e, in alcune di  queste, esperti ed artigiani davano spettacolo di magia bianca: la farina diventava pane e pasta; il latte, appena munto, diventava formaggio; l’uva  vino; la frutta confettura…

È una valle, quella d’Itria, nota anche come Valle dei Trulli, in cui spuntano come funghi singolari e misteriose costruzioni bianche, con tetto a cono… tanti piccoli folletti dal copricapo a punta e teso in alto… E’ proprio una Valle “incantata”, da scoprire piano piano… seguendo un itinerario altrettanto incantato:  Martina Franca, Locorotondo, Grottaglie, Alberobello

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Cesenatico per bambini: il Museo della Marineria

Come sapete, l’incontro con Tata Lucia si è svolto all’interno del Museo della Marineria di Cesenatico. Non conoscevo questo Museo e, devo dire,  visitarlo è stata una piacevolissima scoperta! Prima dell’incontro con la Tata, infatti, abbiamo avuto il tempo di fare un tuffo nel passato e conoscere da vicino la marineria tradizionale dell’alto e medio Adriatico.

Il realtà, il percorso espositivo comincia all’esterno, con la spettacolare Sezione Galleggiante:  una serie di antiche imbarcazioni a vela sono ormeggiate lungo Porto Canale Leonardesco, l’asse principale del centro storico di Cesenatico, sulle cui banchine si svolge ancora gran parte della vita sociale di Cesenatico e la passeggiata di cittadini e turisti. Qui, è possibile ammirare dieci imbarcazioni tradizionali, che oltre due secoli fa popolavano il mare Adriatico e che, oggi, mostrano ancora le loro coloratissime “vele al terzo”, decorate con i simboli delle famiglie dei pescatori e, sulle pure, gli antichi ornamenti, come gli “occhi”, usati un tempo a scopo propiziatorio.

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Napoli è… la voce dei bambini che sale piano piano.

Quando è stato deciso che il tema del terzo post del Circolo delle Mamme Viaggiatrici sarebbe stato “La mia città”, non ho avuto dubbi. Avrei potuto parlare di Ferrara, dove attualmente vivo, o di Milano, o di Brighton o di Caserta o di Torino (tutti luoghi in cui ho vissuto, naturalmente). Ma Napoli… Napoli semplicemente è.

Una volta, un mio professore del Liceo, profondamente innamorato della sua città e, proprio per questo, arrabbiato e deluso da quello che Napoli stava diventando, mi disse: “Sai che di Napoli si racconta una leggenda?“. E io risposi: “Quale?”; “Che Dio abbia fatto il Golfo e poi, guardando giù e accorgendosi di averlo fatto troppo bene, per non fare un torto al mondo, creò i napoletani“.  Sembra una cosa alquanto offensiva da dire e forse anche un po’ contraddittoria, detta da un napoletano doc. In realtà, cela un amore fortissimo verso questa città che invece, a tratti, sembra incapace di amarsi.

Napoli ci sono nata, ci ho vissuto, l’ho amata, l’ho odiata, l’ho lasciata… ma la porterò sempre nel cuore. Non puoi non innamorarti di Napoli, questa città ricca di contraddizioni, di problemi, di calore, di umanità. Una città fervida, vivace, strattonata, sofferente, intensa e viva. Sempre, nonostante tutto.

Napoli è un piccolo pianeta a se stante, che brilla di luce propria. Quando sono andata via, ero arrivata al punto di odiarla. Odiavo la Camorra, le baby gangs, l’emergenza rifiuti (che non è nata, purtroppo, quando se n’è cominciato a parlare in TV), le case abusive, gli ospedali e le scuole disastrate, la disoccupazione senza speranza, i cani randagi, i parcheggiatori non autorizzati.

Oggi, dopo aver vissuto in almeno altre cinque città, Napoli mi manca. Perché Napoli è molto più di questo. La Napoli che conosco, la Napoli che mi manca, ha un cuore grande. E’ forse incapace di amarsi, ma sa amare profondamente chiunque voglia provare a conoscerla un po’. Noi napoletani, forse, non riusciamo a prendere per mano la nostra città come dovremmo; ma sappiamo abbracciare, accogliere, coccolare chiunque passi di qua. Continua a leggere…

Una Domenica all’Acquario di Genova

Ci sono luoghi che riescono a mettere d’accordo grandi e piccini: l’Acquario di Genova ne è un esempio, per chi ama il genere marino, ovviamente. Noi ne abbiamo visto tanti, di acquari. Ma questo di Genova, secondo me, supera persino quello di Barcellona!

Una vera e propria immersione negli abissi marini, a tu per tu con pesci e altre specie animali. Il percorso, per lo più al buio, può risultare molto emozionante se si riesce a seguire il ritmo lento dei rumori del mare…

Dopo una breve introduzione multimediale, inizia la visita vera e propria, che prevede 39 vasche e tantissime diverse tipologie di pesci ed altri animali, spesso all’interno di ricostruzioni viventi di ambienti naturali.

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La Dolce Vita di Rimini…Tipica

“Il turista contemporaneo cerca luoghi pieni di ciò che sa di star perdendo, e perciò più desidera.” 

Giancarlo Dall’Ara


Da oltre 160 anni, la Rimini nei ricordi e nei sogni di generazioni di vacanzieri è questo: la famosa ospitalità romagnola, i suoi stabilimenti balneari, i suoi 1.200 alberghi, le discoteche, i parchi divertimento. Eppure…

A Rimini, da mamma, ci sono stata tre anni fa. Classica vacanza family. Bell’albergo, attrezzatissimo per i bambini, chilometri di sabbia fine, colorati stabilimenti balneari, fondali bassi, cibo buono, accoglienza calorosa. Eppure…

A Rimini spesso si va per il mito del divertimento, che si rinnova ogni giorno, oppure per il classico mare All Inclusive. Eppure…

Eppure, Rimini non è solo questo.

Eppure, ripetere gli stessi gesti, le stesse attività, giorno dopo giorno, anche in vacanza, non aggiunge, ma toglie. Toglie l’opportunità di scoprire, di conoscere, di incontrare, di arricchirsi di esperienze nuove. Quando si viaggia, è bello andare oltre. Spingersi al di là degli stereotipi, delle abitudini, oltre il noto, oltre l’apparenza confortevole. Continua a leggere…