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La Baviera reale: Schloss Linderhof

Guest Post di Antonio Quarta

Il nostro On the Road in Baviera continua. Ci eravamo lasciati in un bar tutto italiano nel bel mezzo di Oberammergau: il Cafè Scocci,  gestito dal simpatico Mario. Dopo un buon espresso ed una bella chiacchierata con il titolare, riprendiamo la ben nota Deutsches Alpen Strasse fino a quando, percorsi soltanto una manciata di chilometri, si staglia dinanzi a noi l’imponente complesso dell’Abbazia di Ettal, con la sua maestosa cupola.

Una piccola sosta per visitare questa meraviglia è d’obbligo. La costruzione dell’abbazia è attribuita al Duca Ludovico il Bavaro nel lontano XIV secolo, figura molto importante per la Baviera ed il cui sepolcro funerario si trova all’’interno della cattedrale di Monaco. Un curato ed ampio giardino precede l’antica Abbazia, abitata ancor oggi – apprendo- da una comunità di religiosi benedettini con compiti non soltanto religiosi. Continua a leggere…

A Ferrara, in un castello da fiaba

Lo sapevate che è l’unico castello in Europa ad essere ancora circondato dalle acque di un fossato? Forse è per questo che basta posare il piede sul ponte levatoio…

Castello di Ferrara fossato 2

… per immaginare coccodrilli e draghi magici nascosti tra quelle acque. Continua a leggere…

Spoleto con bambini: una mini guida

Questa piccola raccolta di consigli pratici nasce dalla mail di una lettrice che, leggendo il nostro racconto sul  weekend con bambini trascorso a Spoleto, mi chiede qualche suggerimento.

Spoleto è un bellissimo borgo adagiato sulle colline umbre: ricco di fascino e storia, è adattissimo anche ad essere visitato con bambini. La Rocca, il Teatro Romano e persino il Museo Archeologico si trasformeranno in palcoscenici improvvisati in cui antichi cavalieri prenderanno le sembianze di moderni (e piccoli) super-eroi.

Rocca di Spoleto

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I castelli di Ludwig con bambini: l’itinerario

Guest Post di Antonio Quarta

La Baviera è una meta splendida per una vacanza con bambini. Non molto lontana dall’Italia, è raggiungibile in auto e si presta perfettamente anche a brevi itinerari. Quello che vi abbiamo proposto nelle ultime settimane è incentrato sui famosi castelli di Re Ludwig II e, a seconda del luogo di partenza, è fattibile anche in un weekend (meglio se lungo, soprattutto se si viaggia con bambini).

baviera vetta dell'Herzogstand

Baviera. Dalla vetta dell’Herzogstand il panorama è di immensa bellezza… Credits: Antonio Quarta

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La Baviera e i Castelli Reali: Neuschwanstein

Guest Post di Antonio Quarta

Dopo Hohenschwangau, è finalmente arrivato il momento tanto atteso: la visita al castello Neuschwanstein, celebre in tutto il mondo e “riprodotto” perfino da Walt Disney, rimasto anche lui ammaliato durante un viaggio in Baviera.

Credits: Antonio Quarta

Credits: Antonio Quarta

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La Baviera e i castelli reali. Hohenschwangau

Guest Post di Antonio Quarta

Ci svegliamo affamati e felici, dopo la giornata splendida trascorsa a Fussen. Una colazione da favola è proprio quello che vi vuole! Mentre il mio amico Francesco prende uova e bacon,  il resto del gruppo – me compreso – sceglie un buon cappuccino abbinato a pane e marmellata e a qualche gustoso dolce bavarese! Lasciamo ben satolli la sala e le due simpatiche “Kellnerinen” (cameriere): più che una colazione è sembrata “die Mittagessen” (il pranzo).

Il Castello di Hohenschwangau: notare il cigno emblema dei cavalieri di Schwangau. Credits: A. Quarta

Il Castello di Hohenschwangau: notare il cigno emblema dei cavalieri di Schwangau. Credits: A. Quarta

Solo quattro chilometri separano la località bavarese di Fussen dai castelli reali. Non sono neppure le 9.00, eppure notiamo già una buona affluenza ai diversi parcheggi dei castelli. Oggi, finalmente, visiteremo Hohenschwangau che, dei due castelli, è quello più piccolo e meno famoso. E, subito dopo, sarà la volta del tanto agognato Schloss Neuschwanstein…. Continua a leggere…

A passeggiar tra le strade di Marostica

Avete mai fatto caso alle storie che si celano dietro ogni luogo, dietro un qualsiasi angolo di mondo… ? Dalla prateria sconfinata alla più piccola cittadina, ovunque voi andiate, vi imbatterete in antiche leggende, in fiabe, racconti o fatti reali che, nel tempo, hanno forgiato il luogo che state visitando, la sua gente, l’atmosfera che vi si respira.

Piazza Castello Inferiore Marostica

Marostica non fa eccezione, anzi.  La sua è una storia antichissima, eppure – per un weekend – si mescola armoniosamente e amorevolmente con una favola più moderna. Continua a leggere…

Scozia On The Road. Seconda tappa: Stirling

He who holds Stirlingholds Scotland

Con montagne, dirupi rocciosi e il fiume Forth a fare da sfondo, Stirling, non è solo il cuore storico della Scozia, ma è anche il ponte simbolico che collega le Highlands con le Lowlands. Con  il suo famoso castello, le antiche prigioni, i monumenti maestosi, i parchi e, forse, i fantasmi dei più famosi condottieri scozzesi ad animare le sue ripide strade, Stirling stimola la fantasia di tutti i bambini ed il romanticismo di tutti gli adulti.

Passeggiando qui, infatti, è facile immaginare il fiero esercito degli Scoti che, sotto il comando del leggendario William Wallace, marcia contro gli Inglesi sconfiggendoli nella battaglia dello Stirling Bridge. Per poi combattere e vincere ancora, questa volta sotto la guida di un altro famoso eroe scozzese, Robert the Bruce, nella battaglia di Bannockburn. Continua a leggere…

Scozia On The Road: Edinburgh Castle

Strani sussurri e sinistri rumori echeggiano tra le mura del Castello di Edimburgo.

Lo sentite anche voi? E’ il suono malinconico di una cornamusa. Sembra quasi un lamento e arriva dal basso. Da sottoterra. Probabilmente dal labirinto di gallerie segrete che collegano il Royal Mile con il Castello. Si racconta che, centinaia di anni fa, quando le gallerie furono scoperte, un suonatore di cornamusa fu fatto scendere in quel mondo sotterraneo per esplorarlo ed assicurarsi che fosse sicuro. Gli fu chiesto di suonare la sua cornamusa mentre procedeva nel labirinto segreto, in modo che – dalla superficie – altri potessero seguire il suo percorso. Improvvisamente la musica finì e del suonatore di cornamusa non fu mai trovata nessuna traccia. Continua a leggere…

Giocando a nascondino a Santarcangelo di Romagna

Il piccolo Guerra corre a perdifiato tra le strade di Santarcangelo, bianche e polverose, profumate di storia, di tradizioni e di mistero; si aggira, curioso, tra le bancarelle della piazza grande, dove si tiene il mercato settimanale e si fa festa durante le fiere; e – puntualmente – si ferma davanti alla donna che vende la frutta cotta, quelle bella, ricoperta di unto caramello…

Si respira ancora quell’aria, passeggiando tra le strade di Santarcangelo di Romagna: tra i suoi viottoli, le sue piazze si riesce ancora a “vedere” l’anima delle cose. Sui muri si leggono i versi del “piccolo Ulisse di campagna”, i davanzali fioriti sembrano ricordare a passanti e viaggiatori che un luogo va anche osservato con il naso all’insù. Continua a leggere…