Un fine settimana a Londra con i bambini è un viaggio breve e perfetto per ricaricare le pile. Una vera iniezione di energia. Perché a Londra – tra la folla, il traffico e la confusione – si respira profumo di vita e di libertà.
Sono follemente innamorata di questa città. La sua bellezza complessa mi attrae senza riserve. I suoi colori, la sua multietnicità, le mille sfumature… mi fanno sentire… libera. E’ una città enorme, aperta, dove tutto rinasce e cambia continuamente. E’ la città degli inizi, delle trasformazioni. Si respira un’energia che inevitabilmente ti coinvolge, ti cattura e non ti lascia scampo. Noi cerchiamo di venire a Londra almeno una volta l’anno e, ogni volta, la City ci regala emozioni inattese.
Quello che sto per proporvi è un breve itinerario nella capitale britannica, adatto a chi Londra l’ha già visitata almeno una volta. Quarantotto ore per assaporarla con la rilassatezza di chi ha già visto le sue principali attrazioni turistiche e, quindi, non ha la smania di voler vedere quante più cose possibile in quanto meno tempo possibile. Sarà un po’ come andare a trovare dei vecchi amici, sedersi nel loro salotto con una fumante tazza di tè tra le mani e passare il tempo a chiacchierare allegramente della vita. Senza fretta. Senza uno scopo preciso. Semplicemente, per il puro piacere di essere là…
Primo giorno: perdersi a Chinatown
Atterriamo a Gatwick in un freddo pomeriggio di fine Febbraio. Ci accoglie l’immancabile pioggerellina londinese e il suo cielo grigio. Prendiamo il Gatwick Express e arriviamo a London Victoria che è già buio.
Facciamo velocemente il check in presso il nostro hotel, posiamo i bagagli e in poco meno di un quarto d’ora siamo di nuovo fuori, pronti per la nostra annuale overdose di colori, profumi, luci, persone. Tutto si sente a Londra. Tutto si vive. Tutto entra sotto la pelle.
L’immancabile giro in metropolitana mi fa sorridere. Mi è mancato. Perché Londra è anche questo. E’ la musica che riempie il suo mondo sotterraneo. I treni dell’underground che sfrecciano sempre pieni. E per i piccoli viaggiatori è già un’avventura andare su e giù per le scale mobili. Passerebbero il pomeriggio intero là sotto…
Resto incantata di fronte alla curiosità che vedo nei loro occhi, mentre osservano attenti l’andirivieni di persone. Gente che arriva, gente che parte, gente che aspetta. E, insieme, ci divertiamo con un gioco antico come il mondo: immaginare le storie di questi sconosciuti che, per qualche istante, dividono con noi spazio e tempo. Dove vanno, cosa fanno, chi aspettano?
Siamo sulla Piccadilly Line e decidiamo di fermarci proprio a Piccadilly Circus, da molti ritenuto il cuore pulsante di Londra. E’ bello e piena di vita. Esattamente come un anno fa. O come vent’anni fa, a dire il vero. Ricordo ancora perfettamente l’emozione che ho provato quando – per la prima volta – ho visto la famosa statua dell’Eros e le insegne a neon sullo sfondo. Avevo sedici anni e la voglia di spaccare il mondo. Uscire dal buio della metropolitana e riversarmi in quel caleidoscopio di luci e rumori è stato semplicemente perfetto. In quel momento, mi è sembrato davvero di poter spaccare il mondo. Un’energia vitale che fluida mi scorreva nelle vene.
Da allora, avrò visto Piccadilly Circus almeno un centinaia di volte (di cui sette con i miei figli). E’ ogni volta è come la prima volta. Ci divertiamo a scattare fotografie sui gradini ripieni di gomme da masticare. Poi, lentamente esploriamo i dintorni rumorosi.
Svoltiamo in Shaftesbury Avenue e lasciamo i bambini curiosare tra i mille negozi, calamita irrinunciabile per le loro anime giocose. I nasi restano appiccicati un bel po’ di fronte ad una colorata vetrina ricolma di dolci… D’altra parte, è ora di cena!
Cominciamo a cercare un posticino per mangiare e ci imbattiamo nel Ristorante Rainforest… Un posto fantastico, se si è a Londra con bambini.
Già dalle vetrine si intuisce che non si tratta di un semplice ristorante. Il primo piano è, infatti, dedicato alla vendita di dolciumi, giocattoli e peluche di ogni forma e dimensione.
Ma è l’ambientazione a colpire più di ogni altra cosa. E’ come entrare in una vera foresta equatoriale, con coccodrilli, serpenti, leopardi e alberi parlanti.
Al piano inferiore si trova il ristorante, ugualmente meraviglioso e ovviamente a misura di bambino, ma non proprio a buon mercato (si spende, in media, circa 20 – 25 sterline a persona). Per questo motivo e anche perché abbiamo voglia di un’esperienza più “colorata”, scegliamo di proseguire. E, quasi senza accorgercene, ci ritroviamo a Chinatown.
Camminiamo tra la folla con il naso all’insù, attirati dalle decine di lampade rosse che sembrano cadere dal cielo scuro.
Ci perdiamo nel dedalo di stradine, osservando divertiti le vetrine dei negozi.
Languidamente, ci lasciamo attrarre da uno dei tanti ristoranti che urlano “Eat as much as you like for just £8.50!“… Mangiare cinese nel bel mezzo di Londra? S’ha da fare!
Finalmente, stanchi e sazi, rientriamo in albergo. Domani… è un altro giorno!
Secondo giorno: being an insider
Abbiamo deliberatamente scelto di non fare colazione in hotel. Vogliamo ritrovare l’odore di bacon e fagioli nei piccoli cafè di Coven Garden. Ed è lì che ci dirigiamo. La città sembra ancora dormire. Le strade sono semi-deserte. E’ bello avere Covent Garden tutta per noi.
I banchi del vecchio mercato hanno ormai ceduto il posto a negozi e ristoranti, ma – a quest’ora – le saracinesche sono ancora tutte abbassate e si vede poca gente in giro.
Ci infiliamo in un Cafè minuscolo proprio a ridosso del piazzale: tra il bancone ed il muro c’è giusto lo spazio necessario a far passare una persona. I tavoli sono solo sei, tutti occupati da gente del posto che mangia e sbircia il giornale, in attesa di andare al lavoro. Dividiamo il tavolo con un muratore, che – con un forte accento cockney – ci parla immancabilmente del tempo. Ordiniamo salsicce, bacon, scramble egg, caffè e succo per i bimbi. L’English Breakfast è un vizio a cui non rinuncerò mai.
Tra un boccone e l’altro, pianifichiamo la giornata di oggi. Piove e fa freddo, per cui la prima tappa sarà senza dubbio il Natural History Museum, con i suoi spazi verticali enormi che concedono, di tanto in tanto, qualche pausa dagli infiniti stimoli delle gallerie.
Quando arriviamo, i cancelli sono ancora chiusi. Mancano pochi minuti alle 10. La fila è già lunga, ma ordinata. Una bella lezione di vita per i miei piccoli scalmanati. Davanti a noi, c’è un gruppo di bambine con le loro belle divise scolastiche. Passeranno anche loro la mattinata al museo e noi ci uniamo contenti alla singolare comitiva.
Entriamo e ci accoglie immediatamente l’enorme scheletro di un Diplodocus, che si staglia possente nel bel mezzo del salone centrale. Il Natural History Museum di Londra, infatti, ospita una delle più grandi collezioni di fossili e ossa di dinosauri del mondo, che – insieme a display interattivi, scheletri e riproduzioni a grandezza quasi reale – danno vita ad un percorso che affascinerà grandi e piccini.
Il Museo è talmente vasto che si potrebbe trascorrere l’intera giornata e non riuscire a vederlo tutto. Prima di iniziare la visita, consiglio quindi di munirvi di una piantina e pianificare l’itinerario sulla base dell’età e degli interessi dei vostri bimbi. Qualsiasi sarà il percorso che sceglierete, state sicuri che i bambini si divertiranno un mondo (purché non facciate durare l’intera visita troppo la lungo!): il museo è pensato per i più piccoli e prevede tanti momenti di gioco ed intrattenimento didattico.
L’area dei dinosauri è ovviamente da non perdere!
Un altro padiglione molto interessante è il modernissimo Darwin Centre, ribattezzato “cocoon” (ovvero bozzolo), per la sua forma allungata.
Il centro è articolato su 8 piani e all’interno ospita 17 milioni di insetti e 3 milioni di piante. Attraverso le grandi vetrate, sarà possibile osservare veri scienziati al lavoro e persino far loro domande attraverso un microfono!
Per pranzo decidiamo di fermarci al ristorante di un altro interessantissimo museo, poco distante da quello di Storia Naturale. Si tratta dello Science Museum – sempre ad ingresso gratuito.
Anche in questo caso, consiglio di pianificare la visita preventivamente. Sul sito della struttura, vengono suddivise per fascia d’età le aree e le attività proposte dal museo. Un ottimo modo per ottimizzare il tempo ed evitare che i bimbi si annoino visitando gallerie non propriamente adatte alla loro età.
Sicuramente da non perdere l’area dedicata allo spazio (si trova al piano terra)…
… dove sarà possibile vedere da vicino persino un pezzo di luna! E’ stato raccolto dall’astronauta David Scott durante la missione a bordo dell’Apollo 15, avvenuta nell’Agosto del 1971. Incredibile, vero?
Una giornata davvero impegnativa, questa! Rientriamo in hotel per un meritato riposino e per cena… fish and chips in uno dei ristoranti storici di Londra, lo Sea Shell of Lisson Grove!
Terzo giorno: shopping & music
L’ultima mattina in terra londinese mi sveglio con un’incontenibile voglia di un Caramel Latte da Starbucks. Niente English Breakfast oggi… muffin per tutti! L’aereo parte nel tardo pomeriggio, abbiamo quindi quasi mezza giornata davanti a noi.
Siccome ogni promessa è debito, la nostra prima tappa dopo colazione è Hamelys: un enorme negozio di giocattoli nel centro di Londra, gioia di ogni bambino ed incubo di ogni genitore… Lungo Regent Street troviamo la solita fiumana di gente. Le vetrine scintillanti, il traffico che scorre veloce ed ordinato.
I cinque piani di Hamleys superano ogni aspettativa. Una buffa guardia ci fa l’inchino mentre varchiamo la soglia di questo paradiso colorato.Da quel momento, è tutta un’esplosione di colori, di giochi da provare, di caramelle da mangiare e di scale mobili da conquistare!
Ovviamente non riusciamo ad uscire da questo posto senza aver comprato un piccolo pensierino, ma ce la caviamo con 3 sterline a testa. Un buon compromesso, tutto sommato! Incredibile come sia volato il tempo.
Ci dirigiamo verso Trafalgar Square, ultima tappa del nostro weekend londinese. Dopo una corsetta dietro gli immancabili piccioni, entriamo in una chiesa che pochi conoscono. Si tratta di St Martin in the Fields (di fianco alla National Gallery) dove, da sempre, si tengono concerti di musica molto apprezzati. Ciò che pochi sanno è che, tre giorni a settimana, si tengono concerti gratuiti che durano circa 45 minuti (il Lunedì, Martedì e Venerdì alle ore 13). Nella cripta della chiesa, inoltre, si trova una bellissima caffetteria dove poter sorseggiare una tazza di caffè o anche pranzare. Non potevamo scegliere di meglio per concludere il nostro soggiorno a Londra, non trovate?
E’ ora di ripartire. In aereo, Leonardo mi sussurra: “Mamma, ci siamo stati troppo poco tempo a Londra“. E’ vero. Ma già penso a quando ci torneremo…
Indirizzi utili
- Cena “eat as much as you like” a Chinatown: Kowloon Restaurant, 21-22 Gerrard Street, Chinatown, Londra. Non accetta carte di credito. Stazioni metro più vicine: Piccadilly Circus, Leicester Square. Oppure Little Woo, lungo Shaftesbury Avenue.
- Colazione a Covent Garden: Café Fresh Delicious, 14 Henrietta Street, Covent Garden, Londra. Tel: 020 7836 4519. Orari di apertura: Lun-Sab dalle 8 alle 21; Dom dalle 7 alle 20.
- Fish & Chips: Sea Shell of Lisson Grove (è un ristorante molto popolare, preparatevi a fare la fila), 49 – 51 Lisson Grove, tel 020 7224 9000; stazione metro più vicina: Marylebone; chiuso la Domenica
- Hotel: Premier Inn
- Natural History Museum: ingresso gratuito; orari di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:50, ultimo accesso ore 17:30; stazione metro: South Kensington. Il museo organizza moltissime attività per i bambini. Per il programma completo, visitate il sito www.nhm.ac.uk
- Science Museum: ingresso gratuito; orari di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00, ultimo accesso ore 18:15; stazione metro: South Kensington. Sito internet: www.sciencemuseum.org.uk
- Hamleys Regent Street: indirizzo 188-196 Regent Street; orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 20, la Domenica dalle 12 alle 18; stazione mentro: Piccadilly Circus, Oxford Circus, Marble Arch.
Per un sacco di altri suggerimenti su cosa fare, dove mangiare e cosa vedere, ecco gli altri post che ho scritto su Londra:
- Londra per bambini: le basi – come arrivare, come muoversi, cosa fare
- Londra con i bambini se piove: attività ed attrazioni da visitare, se a Londra piove (evento non proprio raro in England…)
- Londra con i bambini se non piove: cosa fare e dove andare con i nostri piccoli turisti, se invece il tempo è clemente!
- Ristoranti per bambini a Londra: pubs, ristoranti, fish&chips, cibo on the go. Sempre a misura di bambini.
- London Afternoon Tea con bambini: una vera istituzione in Inghilterra. Perché rinunciarci?!?
- Londra per teenagers: cosa fare a Londra se si viaggia con figli adolescenti.
- Eventi Family: l’Harry Potter Tour
Che bello, altre info su Londra!!! 🙂
❤ ❤ ❤ Quando torni, voglio il tuo racconto eh!!!
Certo!!! 😉
evviva!!!!
che bel post interessantissimo per me che penso ad organizzare un viaggetto con i bimbi.
Qualche consiglio su hotel economici? Grazie ottimo spunto ….
Ciao cara! Noi ci siamo trovati molto bene al Premier Inn. E’ una catena di alberghi e a Londra ce ne sono diversi. A questo link, nei commenti, trovi uno scambio tra me ed un’altra mamma che mi chiedeva la stessa cosa. Ho postato un po’ di indirizzi. Spero possa esserti utile! A presto! https://familyco.wordpress.com/itinerari/londra/
Cara Vale quanti ricordi mi hai fatto riaffiorare. Era la prima volta che vedevo una scalinata della metro così alta e quanti piani sotto! Piccadilly poi, sembrava di essere davvero al centro della città, c’è ancora sulla piazza il Rock Circus Pavilion? Ricordo una mattinata molto divertente con Piero e il mio ragazzo. Poi Trafalgar Square, il bellissimo museo con i suoi tesori, la visita in St Martin in the Fields prima di andare alla ricerca della casa di Freddie Mercury (mio figlio a quel tempo era un grande fan) insomma Vale mi hai fatto venire una voglia di ripartire subito uffa! Bellissimo!
Davvero Tiz conosci St Martin?? Sei la prima che me lo dice sai? Quante affinità… Un abbraccio!
Troppo che non ci torno!!!
Come ti capisco! io ne sento già la mancanza…
Bellissimo!!! grazie!
Grazie a te Ilaria, per essere passata di qua! A presto!!