Gli occhi di Marostica

…Non l’andare verso nuovi paesaggi, ma l’avere occhi diversi (Proust)

Il mio racconto sul meraviglioso weekend appena trascorso a Marostica comincia dalla sua vera essenza.  

Perché lo sguardo è quasi tutto: occhi, mente, cuore. Rappresenta il proprio mondo interiore rapportato a ciò che sta fuori. Attraverso lo sguardo si percepisce la visione delle persone. Le loro infinite possibilità di guardare il mondo. L’intensità di uno sguardo è difficilmente replicabile attraverso il PC. Ed è quindi, per me, la vera essenza di questo weekend: il reale che è sempre, infinitamente più bello del virtuale.

Non sono riuscita ad immortalarli tutti, purtroppo. Ma vi assicuro che ogni singolo sguardo, ogni singola persona presente a Marostica lo scorso weekend, ha parlato con il cuore.

Occhi profondi, orgogliosi. Che sanno mettersi in gioco. Sanno accogliere, condividere, amare.

Occhi che mi hanno guardata, avvolta ed abbracciata. Che sono andati oltre e che hanno saputo spogliarsi di filtri e barriere.

Occhi emozionati. Di un’emozione vera. Per il semplice fatto di essere stati testimoni di un incontro tra persone reali. Che si sono amalgamate, divertite. Che si sono… “sentite”.

Occhi profondi e silenziosi. Ma più eloquenti di mille parole.

Occhi generosi. Allegri, felici. Sorridenti di sorrisi veri. Quei sorrisi che sgorgano inaspettatamente dall’anima.

Occhi cantastorie, testimoni di emozioni, racconti e suggestioni antiche.

A questi occhi, a questi meravigliosi sguardi e a tutti quelli che non sono riuscita ad immortalare, va il mio grazie più sincero.

E il mio augurio a voi tutti è che possiate incontrare tanti sguardi così lungo il cammino. Perché  “l’importanza sia nello sguardo, non nella cosa guardata” (Gide).