Come fosse un quadro d’autore, i cui colori fanno tremare lo sguardo ed il cuore. E noi dritti dentro. Tra il bianco candido della neve e il rosso fuoco di un trenino che scala le montagne e sembra sfidare qualsiasi legge di gravità. S’inerpica e s’arrampica, alzando sbuffi di neve e sfidando pendenze tra le più ripide del mondo.
Catturare la bellezza con lo sguardo. E’ tutto ciò che puoi fare qui, a bordo di questo treno. Tra montagne altissime, vallate puntellate di laghi, ghiacciai e boschi fiabeschi. A tratti, sembra di toccare le pareti bianche e i dirupi, talmente ti scorrono vicini…
Bianco e rosso. Freddo e caldo. Magia della natura e geniale ingegneria. Contrasti che sfiorano la perfezione. Opposti che si attraggono. Anzi, che si completano. E tutto ha un senso. Anche percorrere 61 chilometri con il naso incollato al finestrino.

Di fronte a tanta bellezza… i piccoli viaggiatori crescono, trasformandosi in sensibili artisti. Questo scatto è di Leonardo, 6 anni.

Per poi ridiventare allegramente bambini: nonostante il freddo, come non affacciarsi al finestrino per ammirare una locomotiva-spazzaneve?!
Tirano – St. Moriz: 61 chilometri di magia. Percorrendoli, non sorprende scoprire che, insieme alla tratta dell’Albula, quella percorsa dal Trenino Rosso del Bernina è considerata l’attraversamento alpino più bello al mondo e che, nel 2008, è stata dichiarata patrimonio mondiale UNESCO.
Un vero viaggio slow tra la neve ed i sogni. I panorami cambiano ad ogni curva e sembrano diventare sempre più drammatici.
Una delle fermate più spettacolari è senza dubbio quella di Ospizio Bernina, il punto più alto toccato dal Trenino Rosso, sorgendo alla maestosa altitudine di 2310 m s.l.m. Ospizio Bernina prende il nome dal rifugio situato sul valico del passo; per secoli, ha avuto la funzione di sosta e di trasbordo merci per i somieri e, con il passare degli anni, il passo è stato fondamentale per i collegamenti tra le zone valtellinesi e i Grigioni, segnando – ancora oggi – il confine tra la regione di lingua romancia e quella di lingua italiana.
Arrivando in prossimità della stazione, è impossibile non restare incantati di fronte alla maestosità e alla bellezza dell’imponente ghiacciaio del Cambrena, che domina la piana dell’Ospizio Bernina. Poi, inevitabilmente, lo sguardo cade su di una distesa bianca che sembra non finire mai… Si tratta di due laghi: il Lej Nair (il Lago Nero), che fluisce verso le zone nordiche, in direzione dell’Inn, e dunque del Mar Nero, e il Lago Bianco, che appartiene al bacino del Po e confluisce nel Mar Adriatico.

E, nelle belle giornate di sole, non sarà difficile imbattersi in acrobatici spettacoli di snowkite sui laghi ghiacciati.
Poco dopo, è la volta di Diavolezza, dove il massiccio del Bernina incontra il ghiacciaio. Il sole fa capolino tra la neve e luccica, rendendo il paesaggio quasi surreale. Molti passeggeri scendono qui, noi invece decidiamo di proseguire fino a Morteratsch. Eh si ! Perché questa è proprio una fermata da non perdere!
Poco prima di arrivare in stazione, dunque, ci infiliamo, in tutta fretta, le tute da neve e gli scarponi. Afferriamo gli zaini e premiamo il pulsante di prenotazione fermata. Ci siamo! Guardandoci attorno, ci accorgiamo di essere l’unica famiglia con bambini a scendere qui. Ma non possiamo resistere… Tutta colpa di una leggenda… Curiosi di sapere di più? Allora leggete qua il nostro racconto…
PS Io Amo la Neve. E voi?
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Per organizzare al meglio un weekend a bordo del Trenino Rosso:
- A Casa di Nonno Bastiano: il favoloso B&B scovato a Tirano. Un luogo splendido, dove sentirsi davvero a casa.
- Tirano: un’emozione che scorre slow. Francesca, la proprietaria del B&B dove abbiamo soggiornato, ci racconta della sua Tirano…
- Guida Pratica al Trenino Rosso del Bernina – I parte: treno regionale o panoramico? quanto costa? come acquistare i biglietti? dove parcheggiare? che documenti servono? possono viaggiare biciclette ed animali?
mi è sembrato di essere con voi in treno!
Poi vedere i bambini affascinati dallo spettacolo che si ammira dal finestrino trasmette la suggestione del viaggio…
Devo dire che noi amiamo la “tipicità” del mare, ma questi paesaggi che hai ritratto nelle foto riescono a comunicare grandi emozioni.
Attendiamo il racconto della leggenda da leggere… tutto d’un fiato!
Anche io, da buona napoletana, nasco dal… mare. E, come voi, da brava viaggiatrice, resto incantata di fronte alla bellezza della natura. E il cerchio si chiude sempre. Avete notato la coincidenza del lago bianco che defluisce nelle acque dell’Adriatico? Un abbraccio e a prestissimo!
Cara Valentina dopo aver letto questo tuo bellissimo post ripenso al mio e non posso che complimentarmi con te. E’ incredibile (o telepatia), stavo terminando un post proprio sul trenino, sul lago bianco e sul lago nero. Trovo un’idea così poetica pensare al famoso spartiacque che decide il percorso di due flussi, uno che finisce il suo viaggio nel mare adriatico e le acque dell’altro finiscono la corsa nel mar nero. Non è una cosa bellissima? Ciao tesoro aspetto il resto, sei entrata nella basilica di Tirano?
Tiziana!! Ma che bella coincidenza! Sono curiosa di leggere il tuo racconto sul trenino rosso, ora!! Chissà come l’hai vissuto tu! Hai ragione, il percorso dei due flussi ha un non so che di romantico. Come la neve, il ghiaccio, le montagne… io ne sono rimasta incantata… Un abbraccio forte!
Io non sono stata sopra al trenino… ma non voglio anticipare nulla, lo vedrai lunedì. La nostra sintonia è incredibile, non è vero? Un bacio.
Adesso sono proprio super curiosa! Non vedo l’ora che arrivi lunedi! Si, sintonia perfetta. E fra poco ci conosceremo di persona. Che gioia!!
Io amo visceralmente la neve! Ed il Diavolezza era una delle mete delle mie vacanze da piccolina.
Che bello!!!!!!
Davvero Patrizia?? Una meta meravigliosa allora!! Ci torni ancora? Un abbraccio
Non ci sono più tornata. Ora è lì, tra i ricordi.
Un abbraccio a te!
Io sul Bernina ci sono stato in una Primavera di tanti anni fa.
E’ semplicemente meraviglioso anche solo pensare di far inerpicare un mezzo così fascinoso come il treno tra le alte montagne.
Ma anche questa è l’Italia…
Grazie Vale per aver fatto riaffiorare quei ricordi.
Indelebili.
Pace e bene…
Hai ragione. Il solo pensiero di quello che riesce a fare questo trenino è affascinante. Grazie Ernesto per essere passato di qua!
Bellissimo!Questo e il post della leggenda!Sara’ che e’ un po’ che ci voglio andare! Attendo i prossimi post!
Grazie Patamamma!! Dovete andare! E’ meraviglioso…. Fra pochissimo, pubblicherò un post molto pratico, cosi avrai tutte le info necessarie per organizzare un bel weekend! Un abbraccio!
Pensare che ce l’ho qui vicino e non ci siamo ancora andati. Spero di riuscirci presto è veramente affascinante.
E’ vero, da Milano potete andarci direttamente in treno! Dai Elena, organizza!
ohi ohi, veniamo anche noi!! Vale è stupendo!!! Sai quando amo la neve!!
infatti ti ci vedrei benissimo lassù a ciaspolare!!!!!
si, si…hai detto proprio bene!!! Sai che meraviglia!!
io aspetto te… cosi imparo a ciaspolare anche io!!