Elba, l’isola che sussurra

Isola d’Elba.  Tra storie antiche e leggende tramandate, la sua terra sussurra. E il mare ascolta. E l’aria riecheggia. E il sole accarezza.

Non si arriva sull’Isola d’Elba per caso, c’è il mare di mezzo. Ci si va con intenzione. Ma, il più delle volte, si arriva impreparati e si resta sorpresi da ciò che vi si trova. Quest’isola è fragile e forte allo stesso tempo, è aperta, è attraente. E’ silenziosa, allegra. E’ una libro da leggere lentamente, pieno zeppo di pagine ed immagini, tutte diverse: piccoli comuni, borghi arroccati, calette nascoste, natura selvaggia. La maggior parte dei turisti dicono di saperlo, poi vanno ad intasare le solite spiagge, le solite strade, le solite giornate passate stesi a prendere il sole. E nulla più. Eppure, eppure c’è così tanto da scoprire…

Panorami che tolgono il respiro e che si svelano con timidezza quasi reverenziale dopo ogni curva. Perché, per chi non c’è mai stato, anche le strade, all’Isola d’Elba, sorprendono: una serie infinita di curve e tornanti che regalano scorci davvero indimenticabili, da vivere lentamente. Senza fretta di arrivare alla meta. Da percorre per il puro piacere di andare. E di fermarsi. Per osservare, immortalare. Per respirare l’infinito.

Il cibo, quello profumato, quello che viene dal mare.

Il silenzio delle spiagge che si svuotano durante la bassa stagione, quando ti senti tutt’uno con l”isola e con i suoi orgogliosi isolani. La sabbia umida che ti scivola tra le dita, la calma, la quiete.

I boschi che incantano e che, talvolta, si trasformano in opere d’arte a cielo aperto. Restate in allerta, perché potrebbe succedere di fare incontri inaspettati e persino imbattesi in un dinosauro pietrificato!

E ancora, le stradine deserte di borghi dimenticati, quasi sospesi tra cielo e mare. Un tuffo indietro nel tempo. Dove il cuore si calma. E l’anima si ristora.

E poi… e poi…  E poi, ho tanto ancora da raccontarvi. Aspettate solo fino a Lunedì prossimo…