
Del viaggio, adoro tutto. Soprattutto la fase di preparazione. Leggo, mi informo, cerco – come una forsennata – gemme nascoste lungo il percorso… E i bagagli? Erano un incubo, all’inizio. Ma, pian piano, facendo pratica, ho imparato. E, oggi, sorrido quando per strada vedo automobili stracariche, talmente piene da riuscire a stento a riconoscere le facce attraverso i finestrini… Tutto lo spazio è occupato da valigie, sporte, borse e borsette. Una volta ho persino visto un materasso stipato tra le teste dei poveri passeggeri e il vetro posteriore dell’auto!
Certo, viaggiare con bimbi piccoli complica leggermente le cose. Ma, diciamoci la verità. Se si viaggia in auto, senza limti di franchigia, senza l’ossessione del peso del bagaglio, senza l’incubo dei costi extra da pagare per valigie over-size… i buoni propositi di viaggiare light vengono immancabilmente sostituiti dalla frenesia di portare un po’ di tutto. Non si sa mai, magari fa freddo, magari fa caldo, magari dobbiamo andare in un ristorante elegante, magari… magari… e alla fine, si parte con un’auto carica fino all’inverosimile di cose che, il più delle volte, non ci servono. O che, nella migliore delle ipotesi, qualora ci servissero, sono sempre fuori portata.
Ora, non è che io mi definisca un’esperta di viaggi on the road, ma dopo averne fatti un bel po’, rigorosamente con pargoli al seguito, ho imparato che, con un po’ di impegno e di esercizio, si può davvero ridurre il bagaglio allo stretto necessario. La mia lista è semplice e stringata: 3 cambi per ciascun componente della famiglia (al massimo 4 per i bimbi), niente che un po’ di detersivo o una lavanderia a gettoni non possa far nuovamente risplendere, 2 paia di scarpe per uno e poi… la mia Travel Top Ten, i 10 oggetti da non dimenticare mai! Eccoli: Continua a leggere…